STREET ART. WHERE IS THE ART?

Where is the art, dove è l’arte?
Ma innanzitutto cosa è l’arte?
Da un punto di vista etimologico l’arte è cosa ordinata al suo fine. 
La capacità di creare oggetti.
Deriva dalla conoscenza di quelle regole, che una volta acquisite consentono la creazione di oggetti a  regola d’arte.
Si potrebbe considerare prima forma d’arte l’artigianato: un umano punto di vista, limitato proprio perché umano.
Se l’arte è capacità di creare, la vita stessa è arte. 
La vita in tutte le sue espressioni nel tempo e nello spazio.
La Street Art è quanto di più vicino ci possa essere alla vita che nasce, vive e muore.
Alcune opere descritte in questo post non esistono più.
Sono state cancellate dagli uomini, dalle intemperie, a volte dagli stessi artisti che le hanno create.
Molte esistono ancora nella memoria, altre nelle ricerche su Google ed esisteranno in eterno se qualcuno vorrà salvarle nei formati che verranno in un futuro che sarà nostro attraverso le nostre opere d’arte: le nostre creature.


L’opera in copertina, The Well Hung Lover, è stata dipinta nel 2006 su un palazzo di Park Street a Bristol, all’epoca di proprietà della band Massive Attack, dove ora sorge una clinica per servizi di salute sessuale e contraccezione.
E’ un’opera perfetta sia per descrivere la Street Art, sia come significante di una situazione.
Su una finestra disegnata su un muro un uomo guarda lontano.
In secondo piano, all’interno, una donna in mutande e reggiseno poggia una mano sulla sua spalla.
Un altro uomo completamente nudo copre il suo sesso con una mano e con l’altra, a pochi centimetri di distanza dalla mano dell’altro uomo, si appende alla finestra.
Quello che sembra una banale storia di corna, diventa capacità artistica.
L’arte è nell’aprire una finestra dove c’è un muro e nel raccontare una storia di vita; non serve a nulla guardare lontano se non ci si accorge di ciò che accade sotto i nostri occhi.
Non serve entrare in un museo se non si capisce che è la vita stessa a segnare il percorso di un artista come di qualunque essere vivente.
Ascoltare, comprendere, apprendere, divulgare: il ciclo della conoscenza è anche questo.
L’autore di The Well Hung Lover è Banksy, lo street artist più famoso del mondo.
Le sue opere hanno raggiunto quotazioni da capogiro, eppure la sua identità è sconosciuta.
Sembra inspiegabile in un mondo in cui tutti vorrebbero essere qualcuno, ma per Banksy ha poca importanza essere riconosciuto nel suo ruolo di street artist famoso.
Lui offre la sua opera a varie interpretazioni e possibili identificazioni.
Tradito o traditore? L’assunzione di un’identità è varia e mutevole, sia per l’autore che per chi osserva la sua opera.
E’ questo uno dei motivi per cui la Street Art ha un elevato valore espressivo, che non può ridursi ad essere giudicato un mero atto di ribellione verso un mondo che non sa ascoltare, quanto un invito all’ascolto e alla comprensione.


LE ORIGINI

Alla fine degli anni sessanta compaiono sui treni di Philadelphia dei graffiti.
Il graffito è un tag, una firma, lo pseudonimo di ragazzi spesso senza una vera e propria formazione scolastica.
Il numero che segue è quello della strada dove loro vivono, come a fissare una identità, a rivendicare il desiderio di libertà e il diritto di esistere in una società che emargina. 
Il treno, oltre ad essere un mezzo, è un simbolo ideale del viaggio della vita che ben rappresenta il desiderio di evadere da una metropoli alienante che ha trasformato le periferie in ghetto.
In breve tempo, dal treno il loro linguaggio trova spazio anche nei tunnel e nelle metropolitane di New York, fino a diventare un fenomeno di moda destinata a varcare i confini americani.
Nel 1972 mentre l’amministrazione comunale di New York ordina la pulizia delle carrozze della metropolitana, il City College ospita la prima mostra di graffiti art.
Nasce il throw-up, il disegno stilizzato della firma, da riprodurre sempre nello stesso modo come un marchio di fabbrica, che viene veicolato attraverso il bombing, duplicazione seriale che il bomber writer appone in quantità per raggiungere la popolarità.      
Tra il 1972 e il 1974 le scritte varcano i confini dell’arte calligrafica del writing per entrare nel mondo del disegno e della decorazione.
Compaiono allora lettere tridimensionali, colori, deformazioni artistiche, mentre i tag si riducono alla semplice firma di opere più complesse e strutturate.
Nello stesso periodo alcune gallerie di New York intuiscono le potenzialità commerciali del nuovo stile e cominciano a proporre contratti ai principali artisti di strada.
Nel 1975 i graffiti approdano a Soho, con una mostra all’Artists Space, ed entrano prepotentemente nel mercato artistico della East Coast.
L’imprevisto successo stravolge la natura del graffitismo, nato spontaneamente e clandestinamente come protesta esplicita verso il sistema socioeconomico.
I ragazzi dei ghetti, inadatti alle inaugurazioni di mostre eleganti e impreparati a una competizione artistica che segue logiche commerciali, vengono prima divisi, poi inglobati e infine divorati dallo stesso sistema che avevano combattuto.
Nel 1978 nasce una seconda generazione di artisti del graffito, capace di integrarsi nel sistema artistico newyorchese.
Ne fanno parte A-One, John “Crash” Matos, Ramm:Ell:Zee (1960-2010), Ronny Cutrone (1948-2013), Jean-Michel “SAMO©” Basquiat (1960-1988) e Torrick “Toxic” Ablack.



Nel 1980 danno vita alla mostra evento Times Square Show dove anonimi membri delle gang metropolitane possono esporre accanto ad artisti di fama internazionale.

Flyer for the Time Square Show. New York, 1980
Flyer for the Time Square Show. New York, 1980

E' l'occasione per sperimentare nuove forme espressive: colpiscono i  “Truisms” di Jenny Holzer, testi in stampatello affissi per le strade di Manhattan, e alcune opere di Keith Haring (1958-1990), amico di Basquiat della School of Visual Arts di New York, destinato a diventare in breve tempo il più celebre tra tutti gli autori riconducibili alla graffiti art.


Jenny Holzer, Damage is Done


Keith Haring, Untitled (Self-portrait), 1985 Acrylic on canvas, (121.9 x 121.9 cm)

"A lot of evil in this world is done in the name of good " Keith Haring

La Street Art contemporanea trae origine dalle sperimentazioni del Times Square Show.
E' un movimento all'interno del movimento dei graffiti. 
Medesimo è il luogo in cui si manifesta così come identiche sono le urgenze espressive, diverse sono le modalità.
La Street Art, non più vincolata all'uso di vernice spray nè all’uso della lettera, genera un universo di forme e linguaggi dinamici espressi da mezzi di comunicazione sempre diversi ed in continua evoluzione: adesivi, stancil e poster, stickers e pins, murales, tags, tele, tatuaggi, ma anche statue, dipinti, mobili eretti o esposti senza permesso, siti internet, video e molto altro ancora.
Non ha senso cercare di definire il mondo della Street Art, che è e deve continuare ad essere in continua evoluzione.
Avrebbe  senso invece, anche per chi la considera illegale, scoprire attraverso la Street Art un mondo senza confini, senza barriere e senza dogane, il cui unico limite appartiene alla fantasia dell’artista, espressa liberamente in mezzo alle città e magari anche nei contesti più istituzionali.


Alice Pasquini

Italiana, romana, Alice Pasquini ha frequentato il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Sceglie subito la strada privilegiando il contatto con l’ambiente, la sua storia e la sua gente.
La sua ricerca è interessata a sentimenti universali senza tempo da esprimere in diversi contesti culturali. 
La donna è il soggetto preferito, ritratta nelle sue espressioni naturali e lontana dall’immagine stereotipata rappresentata dalla società.


Alice Pasquini, il Mu.Ro. Museo di Urban Art., Quadraro, Roma

Alice Pasquini, Memorie Urbane Street Art Festival

Alice Pasquini, work for Fondazione Alfonso Gatto, Salerno

Alice Pasquini, work for Fondazione Alfonso Gatto, Salerno

Alice Pasquini, work for Fondazione Alfonso Gatto, Salerno


Alice Pasquini, Mosca 2014

Alice Pasquini, Take Me Anywhere, Sketchbook, Galleria Varsi, Roma


BANKSY 

Banksy è Banksy.
Tutti lo conoscono e nessuno conosce il vero nome dell'artista inglese.
Graffiti writer, attivista politico, regista e pittore, con uno stile simile a Blek le Rat (Xavier Prou, artista parigino e uno dei padri fondatori dello stencil) Banksy dichiara di essersi ispirato a 3D, aka Robert del Naja, membro fondatore dei Massive Attack, il gruppo musicale britannico sorto nel 1987 a Bristol, la stessa città che ha visto nascere l'arte di questo grandissimo artista.
Nelle sue opere Banksy combina satira, humour nero, attivismo politico e sociale.
Presente su strade, muri e ponti delle città di tutto il mondo, la sua arte, spesso assurdamente criticata, è stata riconosciuta in tutto il mondo. Il suo primo film "Exit Through the Gift Shop" è stato candidato nel 2011 best documentary film agli Academy Award come miglior documentario.


Banksy against Mafia

Banksy VS Hilton, part 1

Banksy vs Hilton, part 2

Banksy & Her Majesty part1


Banksy & Her Majesty part2

Banksy with Miley

Miley without Banksy

Kim Phuk, Trang Bang, Vietnam 1972

Kim Phuk, Banksy 2004

Banksy, New Orleans, after Katrina

Banksy, New Orleans, after Katrina

Bansky Rich-Show

Banksy, Shop until You drop

Banksy & Palestine

Banksy, Pressure Washing Away Art, London

Banksy, Pissing Guard

Banksy, Kissing Policeman, stencil graffiti, Brighton

Banksy, Soho Phone Box

Banksy, Mona Bazooka

Rise of Banksy

Bansky, Naked Man,  on the wall of a sexual health clinic in Park Street, Bristol
Lino Banksy (Sorry, it's not Banksy, but an italian joke)

Banksy, removed

Bansky, Bethlehem, Wall Graffiti

Bansky, Clacton on Sea http://www.huffingtonpost.co.uk/2014/10/02/banksy-artwork-destroyed-clacton_n_5919030.html

Banksy, The Girl with the Pierced Eardrum





BLU

Nel  1999 realizzava graffiti nelle zone vicino all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ora lo street artist italiano è conosciuto per i suoi murali socialmente provocatori.
Blu utilizza rulli montati su aste telescopiche per produrre lavori su larga scala, i suoi soggetti sono prevalentemente umani che richiamano il mondo dei comics.
E’ tra i migliori street artist del mondo, le sue opere sono ovunque.
La potenza del suo disegno può essere apprezzata nei video dei making of, presenti su YouTube.
Molto interessante la sua sperimentazione di animazione murale “Muto” del 2008 e “Big Bang Big Boom” del 2010.


Blu, San Paolo, Brasile, 2007

Blu, Tate Modern, Londra, UK, 2008
  
Blu, Saragozza, Spagna, 2008

Blu, Praga, Repubblica Ceca, 2008



Blu, Berlino, Germania, Novembre 2008

Blu, Barcellona, Spagna, Febbraio 2009
Blu, Barcellona, Spagna, Febbraio 2009, particolare



Blu, Messina, Italia, 2013
Blu, Messina, Italia, 2013, particolare

Blu, Messina, Italia, 2013, particolare


Blu, Messina, Italia, 2013, particolare

Bordalo II

L'artista portoghese, nipote di Real Bordalo, esprime la sua concezione di Street art con una fusione tra murales e arte del riciclo. 
Artur Bordalo utilizza un supporto in legno come base e vi assembla sopra cumuli di spazzatura, oggetti abbandonati e materiali di scarto.
Dopo la fase di posizionamento degli oggetti, la verniciatura a spruzzo regala ai suoi capolavori,  bizzarre creature colorate e mastodontici animali, meravigliosi effetti cromatici.
Impressionanti opere tridimensionali di arte urbana sembrano un monito ad una società che tende a buttare tutto ciò che ritiene inutile e che può invece essere riutilizzato.
Su tutte spicca Owl Eyes, una grande civetta verde dagli occhi ipnotici, realizzata per WOOL, uno dei più famosi festival di Street art al mondo, che si tiene ogni anno ad ottobre, nella città di Covilhã, in Portogallo.

Bordalo II, Lisbona

Bordalo II, Space Grasshopper, Lisbona

Bordalo II, Lisbona

Bordalo II, Lisbona

Bordalo II, Covilhã, Portogallo

Borondo

Il pittore e street artist spagnolo si è diplomato al Liceo Artistico I.E.S Margarita Salas di Madrid, ha studiato  Belle Arti presso l’Università Complutense di Madrid e trasferitosi a Roma grazie ad una borsa di studio vinta presso l’Accademia, si fa subito notare come una delle giovani promesse dell’arte contemporanea.
Il suo stile, pur ispirandosi alla cultura classica, si esprime in un linguaggio moderno e l’uso misurato del colore si sposa alle molteplici tecniche artistiche.
Ogni opera di Borondo trasmette un’emozione, uomini e donne spogliati dell’inutile sono rappresentati in un’atmosfera malinconica, in un viaggio introspettivo come fantasmi in cerca di un’anima.
Ha esposto in Francia, Italia, Inghilterra e realizzato murales in diversi paesi del mondo integrando le sue opere con le strutture architettoniche su ogni tipo di superficie.

Borondo, indoor installation, Segovia, Spagna

Borondo, indoor installation, Segovia, Spagna

Borondo, indoor installation, Segovia, Spagna

Borondo, Londra, UK

Borondo, Narcissus, Londra, UK

Borondo, Piedad, Roma, Italia

Borondo, Roma, Italia


C215

Christian Guémy, in arte C215, è un talentuoso street artist francese, tra i migliori nella tecnica dello stencil. 
Le sue opere sono visibili sui muri di tutto il mondo e i suoi soggetti preferiti sono gli umili, i poveri, i bambini. 
La sua formazione culturale (tre lauree e un dottorato in storia dell’arte) si riflette anche nella sua attività artistica; il suo tratto riesce a trasformare la semplicità della tecnica dello stencil in una vera opera d’arte, con lo stesso realismo drammatico che Giulio Carlo Argan rilevava nella pittura caravaggesca, sicura fonte d’ispirazione di C215.
Molte delle sue opere sono in Marocco, dove ha insegnato ai bambini dei villaggi rurali la tecnica dello stencil.

C215, Kingston, Jamaica

C215, Nina Guémy 

C215, Londra

C215, Vitry sur Seine, Francia

C215, Parigi, Francia

C215, London, UK

C215, Milano, Italia

C215, Milano, Italia

C215, Milano, Italia

C215, Brooklyn, USA

C215, Parigi, Francia

C215, Senegal

C215, Roma, Italia


 DALeast 

Nato in Cina, è uno dei più prolifici artisti di strada, pittore, scultore e artista digitale.
I soggetti sono principalmente animali, rappresentati con una tecnica complessa di immagini fratturate e sfondi contrastanti che crea l’illusione del movimento e la sensazione di un’energia eterea.
DALeast riesce a catturare con la sua fantasia il momento magico in cui il soggetto rappresentato è in grado di trasmettere con maggior potenza uno stato d’animo; negli intricati dettagli metallici traspare un immaginario oscuro che rende l'arte di DALeast coinvolgente. 
DALeast ha lavorato su numerosi progetti, partendo dalla Cina nel 2005 per arrivare in Sud Africa, Francia, Germania, Italia, Australia, Namibia, Stati Uniti e in molti altri paesi europei e africani, allestendo personali a New York, Milano, Melbourne (2012) e Londra (2013).

DALeast, Persistent Parabola, Forest For The Trees, Portland, USA  

DALeast, Wall Therapy Festival, Rochester NY, USA

DALeast, Deer Park, Cape Town, South Africa

DALeast, Lower East Side, New York, USA

DALeast, Moon Hallucinogen, Cape Town, Sudafrica

DALeast, for Galeria Urban Forms, Lodz, Poland 

DALeast, for Galeria Urban Forms, Lodz, Poland, particolare

DALeast, Stafford Street, Birmingham, UK

DALeast, Stafford Street, Birmingham, UK, particolare


David Walker

Uno degli esponenti più famosi di questo movimento di arte contemporanea.
Nato a Londra, le sue opere sono principalmente nel Regno Unito ma anche a Berlino, Hong Kong, Lisbona, Londra, Los Angeles, New York, Parigi.
Esegue ritratti a mano libera, utilizza esclusivamente vernici spray senza pennelli.
David ha sviluppato uno stile particolare, creando linee e aree astratte che s’intrecciano attraverso colori contrastanti. Il risultato è un’opera di grande impatto visivo, una fusione di colori che trasmette stati d’animo reali in un mondo fantastico.


David Walker, Archway, France

David Walker, Day One Festival, Roeselare, Belgium

David Walker, Miami, USA

David Walker, Under The Westway, 2010, London, UK 

David Walker, RockBåten, 2014, Helsingborg, Sweden

David Walker, Wall Therapy, 2014, New York, USA



David Zinn

David Zinn è un artista autodidatta con una laurea in scrittura creativa e lingua inglese conseguita al Residential College of the University of Michigan.
Ha cominciato a creare originali opere d'arte nel 1987 a Ann Arbor in Michigan, ma ben presto la sua popolarità è arrivata ovunque.
I suoi soggetti sono Sluggo, un mostro verde brillante con gli occhi che spuntano come fiori dalla testa, la maialina volante Philomena, e simpatici topolini.
Per la sua arte David usa gesso, carbone e oggetti ritrovati.

David Zinn, Michigan, USA

David Zinn, Michigan, USA


David Zinn, Michigan, USA

David Zinn, Michigan, USA

David Zinn, Michigan, USA

David Zinn, Michigan, USA

David Zinn, Michigan, USA

David Zinn, Michigan, USA

David Zinn, Michigan, USA

Edgar Mueller

Edgar Müller è nato a Mülheim/Ruhr il 10 luglio 1968 in Germania.
A diciannove anni vince un concorso internazionale di pittori di strada con una copia della famosa Cena in  Emmaus di Caravaggio e a venticinque decide di dedicarsi completamente alla Street Painting.
Nel 1998 Edgar Müller ottiene il riconoscimento di Maestro Madonnaro al Festival di Street Painting di Grazie di Curtatone, in provincia di Mantova.
Per molti anni Edgar Müller ha presentato copie di opere dei grandi pittori classici, oggi la sua attenzione è focalizzata sulla pittura tridimensionale.
Come Kurt Wenner e Julien Beever è riuscito a realizzare opere transitorie tridimensionali di eccezionale effetto iIlusorio.
Dipinge su vaste aree della vita pubblica urbana e dà loro un nuovo aspetto, sfidando così le percezioni dei passanti che diventano parte attiva del nuovo scenario offerto.

Edgar Mueller, Waterfall, luglio 2007, River Street Moose Jaw, Canada
Edgar Mueller, The Crevasse,  agosto 2008, Dun Laoghaire, Ireland

Edgar Mueller, Lava Burst, agosto 2008, Geldern, Germany

Edgar Mueller, The Cave, marzo 2011, Londra, UK

Edgar Mueller, The Tree, agosto 2011, Aarhus, Danimarca

Edgar Mueller, Bright People, agosto 2012, Gorky Park, Moscow, Russia

Edgar Mueller, Tribute to Mount Fuji, agosto 2013, Yamanashi, Japan

Faile

Collettivo artistico internazionale nato nel 1999 e con sede a Brooklyn, New York. 
Sono riconosciuti come alcuni dei pionieri della street art contemporanea globale. I tre soci fondatori sono Patrick McNeil (Canada), Patrick Miller (USA), e Aiko Nakagawa (Giappone).
Dai manifesti stampati per le strade di New York e le principali città del mondo, sono passati a stencil graffiti. 
Le loro immagini in poster e stencil, riconducibili alla cultura pop, hanno permesso a Faile di diversificarsi in diversi settori che comprendono arte, scultura, design, moda e musica.
Nonostante questo, il nucleo del loro lavoro rimane incisione, stencil e pittura.


Faile, Surgere Supra Bestias, 2013, Vienna

Faile, Surgere Supra Bestias, 2013, Vienna

Faile, Surgere Supra Bestias

Faile, Houston & Bowery, 2011, New York City, USA
Faile, 11 Spring Street, 2006, New York, USA

Faile, Weiden & Kennedy 24th Anniversary, 2006, Portland, USA

Faile Mural on Houston and Bowery Up Close, Kodak Portra 400, NYC, USA

Faith47

Faith47 è un’artista sudafricana che preferisce non rivelare il suo vero nome.
I suoi affreschi sono esposti in tutto il mondo da 15 anni.
Nata nel 1979 a Città del Capo, Faith47 si è rende conto della situazione disastrosa di apartheid in Sud Africa, fin da quando giovanissima viaggiava in treno per raggiungere la scuola.
Nelle sue opere è evidente la lotta alla diversità, non solo in termini razziali.
Sposata con l'artista di strada cinese DALeast, il suo stile differisce notevolmente dall’aggressiva linea tratteggiata del marito preferendo trasmettere messaggi sociali di forte impatto con grazia e dolcezza, come in The Taming of the Beasts, realizzato nel 2011 a Shanghai, dove rappresenta un cavallo e un rinoceronte bianco in un ambiente urbano decomposto per rappresentare la natura distruttiva dell’uomo. 
Le sue opere sono splendide metafore per un futuro migliore.

Faith47, All shall be equal before the law, 2010, Cape Town, South Africa

Faith47, The Taming of the Beasts, 2012, Shangai, China

Faith47, Rhapsody, Wall Therapy, 2012, Rochester, NYC, USA

Faith47, Multum in parvo, 2013 Wynwood Walls, Miami, USA

Faith47, Mural in Ibrox, 2014, Glasgow, Scotland

Faith47, 2014, Durban, South Africa

Faith47, Capax Infiniti, 2014, Portland, USA

GAIA

Artista di Baltimora, Gaia è conosciuto per le sue grandi interpretazioni di forme umane e animali, spesso in stato di ibridazione.
Gli animali si fondono con esseri umani o con altri animali, in una fusione tra spirito e mitologia.
Le immagini di Gaia trascendono l’alfabetizzazione culturale, sono significanti che suggeriscono nello stesso tempo diverse interpretazioni, come visioni di uno sciamano contemporaneo guidato da spiriti guida postmoderni.

Gaia, Illusions, 2009, Oil on Canvas

Gaia, Empire Blvd and Washington Avenue, 2012, New York, USA

Gaia, H Street, 2012, Washington DC, USA

Gaia, To Erase Revisionism, 2013, Cape Town, South Africa

Gaia, 14th and P St Alley, DC, 2011

Gaia, Artemis Emerging from the Quarry, Kingston, NY, USA

Gaia, Sumner and Hancock, 2012, New York, USA

Gaia, Tiger Rabbit in Hongdae, 2010, Seoul, Korea

Gaia for year of altruism in Greenville, South Carolina, USA

Gaia, Ovest/Est, Montreal, Canada

Gaia, Messenger Holding the Head of St John, 2010

GO1N

L’artista francese attraverso stencil, vernici e sculture lancia messaggi sociali con un superbo umorismo nero e un’energia viscerale tipica della rivoluzione punk.
La sua opera è come una goccia che fa traboccare un vaso e si trasforma in una marea inarrestabile, un primigenio chaos che irrompe su un ordine imposto, un impegno politico a favore di emancipazione, libertà e ribellione verso tutte le forme di corruzione umana.
La sua arte è un invito all’autoconsapevolezza, una lucida forma di ribellione artistica, che tocca il vertice in Abode of  Chaos - La Demeure du Chaos, un'opera d'arte monumentale situata in Francia, nei pressi di Lione.

Goin, Bad Apple, 2014, Lione, Francia

Goin, Hearthbreaker, 2013, Nancy, Francia

Goin, Lady Gaza, 2014, Lione, Francia

Goin, Look Me in the Eye, 2013, Lione, Francia

Goin, Need food not football, 2013, Atene, Grecia

Goin, Punk Stencil, 2011, Abode of Chaos

Goin, Vandalize Your Walls, 2014, Lione, Francia



Herakut

Herakut è il nome scelto da due artisti tedeschi specializzati in murales: Jasmin Siddiqui (Hera), nata nel 1981 a Francoforte, e Falk Lehmann (Akut) nato nel 1977 a Smalcalda.
Entrambi hanno studiato visual communication e graphic design (Hera a Wiesbaden, Akut a Weimar).
La loro collaborazione comincia nel 2004, dopo il loro incontro all’ Urban Art Festival di Siviglia.
Akut sviluppa il concept al computer e realizza dettagli fotorealistici che si integrano al disegno e allo stile  espressivo di Hera.
Gli Herakut si occupano di scultura, pittura e fotografia, ma il loro progetto più affascinante è senza dubbio The Giant Storybook Project, la selvaggia e stravagante storia di Lily e Jay, due giganti, e le loro avventure sui muri di tutto il mondo.
I primi due murales, Lily and The Silly Monkeys e The Little Giants and the Goddess of Dreams, sono stati dipinti a Lexington, in Kentucky.
Il terzo, I Am Different, in cui appare per la prima volta il fratello di Lily, Jay, è stato dipinto sul lato del monastero beneddittino di St. Ottilien, a Eresing in Baviera.
Il progetto è proseguito a Montreal, Toronto, Rochester NY, San Francisco, Miami, Melbourne, Kathmandu, Coachella (Indio, CA), Mannheim, Francoforte, Berlino.
Gli Herakut hanno pubblicato due libri-retrospettiva: The Perfect Merge (2004-2009) and After the Laughter (2009-2011).

Herakut, Lily and The Silly Monkeys, Lexington, KY, USA

Herakut, Lily and The Silly Monkeys, Lexington, KY, USA

Herakut, The Little Giants and the Goddess of Dreams, Lexington, KY, USA

Herakut, I Am Different, St. Ottilien in Eresing, Germania

Herakut, The Giant Storybook Project, Montreal, Canada

Herakut, Jay and his creative spirit, Toronto, Canada

Herakut, Jay and his creative spirit, Toronto, Canada

Herakut, The Giant Storybook Project, Rochester NY, USA

Herakut, When we can let go of our fears, San Francisco, USA

Herakut, The Giant Storybook Project, Miami, USA

Herakut, The Giant Storybook Project, Melbourne, Australia

Herakut, The Giant Storybook Project, Kathmandu, Nepal

Herakut, The Giant Storybook Project, Coechella CA, USA

Herakut, The Giant Storybook Project, Mannheim, Germania

Herakut, There is Something better than Perfection, Francoforte, Germania

Herakut, The Giant Storybook Project, Berlino, Germania

Herakut, The Perfect Merge

Herakut, After The Laughter



I

Stencil artist di Vancouver di identità sconosciuta, con uno stile molto simile a Banksy, da cui ha tratto ispirazione.
I soggetti preferiti sono bambini, i suoi messaggi sono satira sociale contro i social network, emblema di una società capace di connettere in rete le persone e di esserne nello stesso tempo causa disgregante, con conseguente perdita di identità e valori.
    
I Heart, Minimalism Is Deep

I Heart, Nobody likes me

I Heart, I Hate You

I Heart, Tags

I Heart, Hashtag

I Heart, Heart in a cage

I Heart, The pursuit

I Heart, Good Mourning



INVADER

L’artista francese è conosciuto per le sue opere a mosaico che richiamano “Space Invaders”, un gioco arcade degli anni ’70 che piazza su edifici di vario tipo ed in vari luoghi.
Partita da Parigi 15 anni fa, l’invasione è arrivata a toccare oltre 60 città nel mondo, rendendo il lavoro di Invader uno dei più riconoscibili nella street art. 
Le sue opere, composte da mosaici di piastrelle che restituiscono al soggetto rappresentato un immagine a pixel, sono spesso posizionate molto in alto, al di sopra dei comuni graffiti, con una elevatissima visibilità.
La missione dell’artista - invadere illegalmente il pianeta con personaggi di videogiochi realizzati con piastrelle - può sembrare stupida, ma fa sorgere interrogativi  inquietanti su altre forme di invasione legale, di intrusione sulla privacy, di alterazione di stati di realtà.
Interessante l’evoluzione del suo lavoro con mosaici RubikCubism, uno stile che utilizza le configurazioni del cubo di Rubik per creare immagini, e con le ultime opere che riprendono i Quick Response Code.
Sia che lo si consideri un genio, un innovatore o un vandalo, Space Invader è certamente una forza potente nella moderna street art. 

Invader, Roma, Italia

Invader, Shoreditch, Londra, UK

Invader, London, UK

Invader, Parigi, Francia

Invader, Rubik Ma Pomme, 2012

Invader, Rubik's cubism Velvet Underground, Jonathan Levine Gallery, Chelsea, London, UK

Invader, Oh Allright, Rubik's Cubism Roy Lichtenstein, 2011

Invader, QR Code


JAZ 

Jaz è lo pseudonimo di Franco Fasoli, uno degli artisti di strada più noti e di maggior talento dell'Argentina.
La sua carriera creativa è cominciata come writer per le strade di Buenos Aires.
Influenzato dal porteño fileteado, un disegno artistico con linee stilizzate (filetes) e fiori, tipico della cultura degli abitanti di Buenos Aires (porteños), Jaz ha sperimentato nuove tecniche artistiche che gli hanno permesso di dipingere enormi murales che sembrano acquerelli.
I suoi soggetti sono stati musicisti, molto popolari nel suo quartiere Palermo Hollywood, poi animali, con una predilezione per l’asino; molte delle opere recenti di Jaz raffigurano scene di combattimento tra umani con teste di animali.
Con la sua arte in continua evoluzione, Jaz ricopre un ruolo da protagonista tra gli artisti che hanno reso Baires una delle più emozionanti scene d'arte di strada in tutto il mondo.

Jaz, Aalborg, Danimarca

Jaz, Avanguardie Urbane, 2014, Roma, Italia

Jaz, Buenos Aires, Argentina

Jaz, Buenos Aires, Argentina

Jaz, Buenos Aires, Argentina

Jaz, Istanbul, Turchia

Jaz, Buenos Aires, Argentina

Jaz, Buenos Aires, Argentina


Jef Aérosol

Jef Aerosol è lo pseudonimo di Jean-François Perroy (Nantes, 1957), con Blek le Rat e Speedy Graphito uno dei primi artisti di strada francesi.
Ha lasciato le sue opere sui muri di molte città nel mondo, quasi tutte in bianco e nero e contraddistinte da una freccia rossa, firma e simbolo del’artista.
I soggetti sono personaggi pubblici e figure anonime, ritratti senza distinzione per sottolineare l’uguaglianza dello status umano.
Jef è rappresentato da numerose gallerie sia in Italia che all’estero. Ha pubblicato i libri VIP: Very Important Pochoirs (éditions Alternatives, Paris),  Risques de Rêves (éditions Critères 2011), Parcours Fleche (Éditions Gallimard / Alternative, Parigi 2013) e numerosi cataloghi di mostre.

Jef Aerosol, 2008 John Lennon & Mick Jagger, Londra, UK

Jef Aerosol, 2011, Chuuuttt!!!, Place Igor Stravinsky, Parigi, Francia

Jef Aerosol, 2013,  Parigi, Francia

Jef Aerosol, 2014, James Brown

Jef Aerosol, Sitting kid, Great Wall, China

Jef Aerosol, Sitting kid

Jef Aerosol, 2006, Parigi, Francia

Jef Aérosol, 2013, Daniel Darc & Elvis Presley


JR

JR è lo pseudonimo di un artista di strada francese, nato il 22.02.1983 e divenuto popolare per i ritratti fotografici di persone comuni che scatta, stampa ed attacca sui lati dei palazzi.
JR inizia ad avvicinarsi alla fotografia dopo aver trovato nella metropolitana una macchina fotografica con un obiettivo 28 mm, con la quale intraprende un viaggio, descritto nel libro “Carnet de Rue” in cui documenta il lavoro di alcuni street artists internazionali, per dare visibilità a questa forma d’arte con l’intento dichiarato di reinventare lo spazio pubblico.
Il suo attivismo sociale lo porta a documentare con i suoi enormi poster, che attacca illegalmente in tutto il mondo, i problemi che attanagliano il mondo.
Povertà, guerra, discriminazione e violenza sono raccontate attraverso i suoi ritratti.
Di particolare valore i suoi progetti “28 Millimeters, Portrait of a Generation” sulla difficile situazione degli abitanti della banlieue di Clichy-sous-Bois, “Face 2 Face” sul conflitto tra Palestina e Israele, “Women” sulla difficile condizione della donna, “Le Sillons de la Ville”sugli anziani della città di Shanghai.
Nel 2011 ha vinto il Ted Prize premio del valore di 100mila dollari da destinare a progetti umanitari, che gli ha permesso di finanziare Inside Out, un progetto di arte partecipativa che permette a chiunque nel mondo di avere la stampa della propria foto da incollare per sostenere un’idea o un’azione particolare.

28 Millimeters Portraits of a Generation, 2004

Face2Face Project, 2006

Face2Face Project, 2006

JR, Woman are Heroes

JR, Woman are Heroes

JR, Woman are Heroes

JR, Le Sillons de la Ville

JR, The Wrinkles Of The City La Havana

Julian Beever

L’artista inglese, nato a Cheltenham nel 1959, ha frequentato le scuole statali e poi ha studiato Arte all’Università Metropolitana di Leeds dal 1979 al 1983.
Ha fatto molti lavori nella sua vita ed è stato assistente alla fotografia e insegnante di arte prima di diventare un pavement-artist.
Beever ha cominciato ad occuparsi delle illusioni pavimentali anamorfiche nella prima parte degli anni ’90 e nel 2001 ha pubblicato un libro intitolato Pavement Chalk Artist dove illustra le sue opere principali.
Utilizza una tecnica di proiezione chiamata anamorphosis per creare l'illusione delle tre dimensioni da un determinato angolo di visione e spesso è possibile posizionare un soggetto all'interno dell'immagine come se stesse interagendo con la scena.
E’ soprannominato Pavement Picasso per la sua incredibile arte.

Julian Beever, Edimburgo, Scozia

Julian Beever, Edimburgo, Scozia (wrong view)

Julian Beever

Julian Beever, Belfast

Julian Beever

Julian Beever, New York

Julian Beever
Julian Beever, Santiago, Cile


Kobra

Artista brasiliano, Eduardo Kobra utilizza linee e colori brillanti per riprodurre immagini di grandi dimensioni con tecniche diverse (pittura, aerografo, spray) che rendono le sue opere immediatamente riconoscibili.
Con effetti caleidoscopici, con quadrati e triangoli che frammentano le immagini, Kobra racconta l’inquinamento, il riscaldamento globale, la guerra, la deforestazione oppure reinterpreta personaggi di spicco come Frida Kahlo, Madre Teresa, Salvador Dalì. Tra le opere più rappresentative ci sono la sua interpretazione del monte Rushmore e quella del bacio fotografato nel 1945 da Alfred Eisenstaedt, il ritratto di Madre Teresa a Los Angeles e della studentessa pakistana  Malala Yousafzai.

Eduardo Kobra, New York, USA

Eduardo Kobra, Oscar Niemeyer, San Paolo, Brasile

Eduardo Kobra, Madre Teresa, Los Angeles, USA

Kobra, Frida Kahlo, Miami

Kobra, Malala, un simbolo della discriminazione

Kobra, Mount Rushmore, Los Angeles

Kobra, Salvador Dali, Miami


Kurt Wenner

Pavement-artist con un grande seguito internazionale.
E’ molto conosciuto per gli effetti tridimensionali delle sue opere.
Ispirato dalla prospettiva anamorfica, è capace di creare invenzioni geometriche per creare immagini artistiche  tridimensionali sorprendenti.


Kurt Wenner, Bettona, Italia

Kurt Wenner, Dies Irae, Mantova, Italia

Kurt Wenner, Door to the Caribbean, New York, USA

Kurt Wenner, Greenpeace Million Signatures, Bruxelles, Belgio

Kurt Wenner, Iskandar, king of Singapore in the XIV century, National Museum of Singapore

Kurt Wenner, The Moneypit, Waterloo Station, London, UK

Kurt Wenner, The Tall Ship, Yokohama, Giappone


Leon Keer

L'artista pop-surrealista, nato nel 1970 a Utrecht (Paesi Bassi), realizza lavori su tela, murales e straordinarie opere su strada per le strade di tutto il mondo.
Leon usa tecniche tridimensionali che si ispirano all’arte dell’anamorfosi, deformazione prospettica che permette la giusta osservazione da un punto diverso da quello frontale..
Con vernici acriliche, solventi, adesivi e catrame, Leon trasmette con la sua arte messaggi a sfondo sociale, volti a stimolare domande riguardo i problemi contemporanei.

Leon Keer, Göteborg, Svezia

Leon Keer, Sarasota Chalkfestival, Florida, USA

Leon Keer, Venlo, Olanda

Leon Keer, Victoria International Chalk Art Festival, Canada

Leon Keer, GP 2012, Singapore

Leon Keer, Indiestad Festival, Olanda

Leon Keer, Sarasota Chalkfestival, Florida, USA


LUDO


Nato nella periferia di Parigi, Ludo ha studiato sociologia a Parigi per tre anni e arte a Milano.
Continuando a vivere e a lavorare principalmente a Parigi, attraverso la tecnica dello street poster art, Ludo ha incollato manifesti provocatori ed eleganti nella sua città, ma anche in Italia, a Londra, a New York e in molte altri paesi.
Con la serie “Nature’s Revenge” ha creato organismi ibridi meccanici, evoluzione tecnologica di piante ed insetti, che si difendono dall'aggressione umana e dall'inquinamento.
Con “Co-Branding” esprime una critica all'estetica pubblicitaria attraverso manifesti di condanna dei principali marchi di moda.

LUDO, Parigi, Francia

LUDO, Parigi, Francia

LUDO, Madrid, Spagna

LUDO, Parigi, Francia

LUDO, Parigi, Francia

LUDO, Parigi, Francia

LUDO, Parigi, Francia


Maya Hayuk


Nata nel 1969 a Baltimora Md., vive e lavora a Brooklyn.
Street artist, pittrice, fotografa, scrittrice e video maker, il suo lavoro è caratterizzato da colori vivaci, patterns complicati, geometrie simmetriche.
I suoi lavori risentono della cultura pop: mandala, esagoni, totem richiamano un passato che Maya rinnova in un percorso ciclico tendente all’infinito, con opere psichedeliche di grande impatto.
I suoi murales sono apparsi in spazi pubblici in tutto il mondo, il suo lavoro è stato oggetto di mostre in diversi musei di arte moderna.

Maya Hayuk Flaming Lips Art Gallery - Oklahoma City, USA

Maya Hayuk, Colonia, Germania

Maya Hayuk, Colonia, Germania


Maya Hayuk, Melt the guns, Londra, UK

Maya Hayuk, New York City, USA

Maya Hayuk, Open Walls, Baltimora MD, USA

Maya Hayuk, Bonnarroo Music & Arts Festival, Manchester Tennessee, USA




Mesnager

Jérôme Mesnager, nato il 30 gennaio 1961 a Colmar (Haut-Rhin), è un pittore francese e uno dei primi artisti di strada parigini.
Nel 1982 è tra i fondatori del gruppo Zig-Zag, una dozzina di giovani artisti  che decidono di occupare le strade e disegnare graffiti, nel 1983 inventa l’Homme en blanc, “un simbolo di luce forza e pace” che riproduce tra le strade di Parigi ed esporta in molte strade del mondo.

Jérôme Mesnager, Corps-blanc, Catacombe di Parigi, Francia

Jérôme Mesnager, Danse des hommes blancs, Parigi, Francia

Jérôme Mesnager, Parigi, Francia

Jérôme Mesnager, Saint Georges, Parigi, Francia

Jérôme Mesnager, The Hôtel des Académies et des Arts, Parigi, Francia

Jérôme Mesnager, Parigi, Francia

Jérôme Mesnager, Parigi, Francia




Miss.Tic

Pioniera della street art, Miss.Tic adorna dal 1985 le strade di Parigi con uno stile unico, una combinazione tra frasi scelte con cura  e immagini umane.
Gli stencil di Miss.Tic giocano con le parole e creano assonanze e abili doppi sensi per colpire con messaggi sociali ed esistenziali.
La sua arte di strada è entrata di diritto nei musei e nelle gallerie d’arte e ha regalato a Miss.Tic una grande notorietà internazionale: nel 2007 è stata scelta da Claude Chabrol per illustrare la locandina del suo film “L’innocenza del peccato”, nel 2010 Larousse le ha chiesto di realizzare alcune illustrazioni per l’edizione speciale del Dizionario; nel 2011 le Poste francesi le hanno dedicato una serie di francobolli da collezione in occasione della Festa della Donna.


Miss.Tic
Miss.Tic

Miss.Tic

Miss.Tic

Miss.Tic

Miss Tic, locandina per L'innocenza del peccato di Claude Chabrol

Miss.Tic, francobolli 

Mr Brainwash

Thierry Guetta, cugino di Invader (lo street artist dei mosaici che riproducono il gioco Space Invader), comincia girando reportage sulle opere degli street artist più famosi.
Poi incontra Banksy, che lo mette dall’altra parte della telecamera, lo rende protagonista del suo docu-film Exit Through the Gift Shop e gli chiede, dato che è già nel giro, di diventare street artist.
Il francese è simpatico, ha una vaga somiglianza con John Belushi, ed è molto intraprendente.
Prende la palla al balzo e crea MBW aka Mr. Brainwash.
Nel 2008 Life is beautiful, la sua prima personale a Los Angeles, è un successo di pubblico e vendite, nel 2009 fa la copertina dell’album di Madonna, nel 2010 -durante la sua seconda personale ICONS a New York- un ritratto di Jim Morrison viene venduto a 100.000 dollari.
La tecnica di Thierry è fantastica: ha un’idea di fondo che fa sviluppare ai suoi grafici, loro gli consegnano il progetto finito che lui copia e incolla, in perfetto stile pop-art post-Warhol.
Il rapper italiano Fedez, criticandolo, gli ha dedicato un album.
Brainwash ha diretto il video Metropolis di David Guetta e Nicky Romero e prosegue la collaborazione con i Red Chili Peppers.
Durante ART BASEL 2014 a Miami ha avvolto con una sua installazione la boutique Hublot di Bal Harbour in compagnia di Eva Longoria e Miley Cyrus.
Nello stile del Grande Fratello televisivo, Banksy ha creato un mostro.

Mr Brainwash, cover for Madonna - Celebration

Mr Brainwash, Don't be cruel, Elvis portrait

Mr Brainwash, Dr. Spock

Mr Brainwash, Life is Beautiful

Mr Brainwash, Obama

Mr Brainwash, Thierry Guetta

Mr Brainwash, watch for Hublot



Natalia Rak

Natalia Rak è un artista polacca nata nel 1986, laureata all'Accademia di Belle Arti di Lodz con specializzazione in Spatial and Poster Design.
Dal 2009 Natalia partecipa a numerose mostre collettive e festival di arte di strada.
I suoi enormi murales hanno soggetti prevalentemente femminili, ritratti con colori brillanti e sfumature che restituiscono una forte carica espressiva.
Di notevole spessore la sua bambina dalle treccine rosse che innaffia in punta di piedi un albero strappato dal mondo reale e inserito nel mondo della fantasia.

Natalia Rak, Explore Nature, Terracina, Italia

Natalia Rak, Fleury Les Aubrais, Francia

Natalia Rak, Let there be light, 2013, Richmond, Virginia, USA

Natalia Rak, Magic Book, Malmö, Svezia

Natalia Rak, Ofelia, 2014, Street Art Boras, Svezia

Natalia Rak, Rebel by Choice, Jarocin, Polonia

Natalia Rak, The choice, Lagos, Portogallo

Natalia Rak, The Legend of giants, 2013, Białystok, Polonia



NeSpoon

NeSpoon è una street artist polacca che in spazi urbani abbandonati, nella natura e in giro per il mondo, crea lavori con uno stile davvero particolare.
Costruisce tele di merletti e pizzi, scolpisce l’argilla e decora la natura in cerca di nuove forme di bellezza.
Le sue opere, che si integrano negli spazi circostanti e riqualificano il degrado urbano, sono un esempio di quanto varia e sorprendente sia l’arte di strada.
I suoi lavori evidenziano, soprattutto nel contrasto con edifici fatiscenti, la ricerca di un nuovo equilibrio che si esprime attraverso l’armonia e la simmetria dei suoi merletti. L’arte per Nespoon è un atto d’amore per il territorio e per i suoi abitanti; come in Sinai dove ha decorato il riparo di Sajid, un senzatetto che vive sulla spiaggia, o sulle spiagge di Goa, dove i suoi pizzi si distendono tra le barche dei pescatori.

NeSpoon, Covilha, Portogallo

NeSpoon, Djerbahood, Tunisia

NeSpoon, Floor, Varsavia, Polonia

NeSpoon, Goa, India

Nespoon, Londra, UK

NeSpoon, Sinai, Egitto

NeSpoon, Torino, Italia


NEVER 2501

L’artista italiano Jacopo Ceccarelli è autore di opere di grande impatto visivo.
Ha una tecnica particolare: le sue linee, con una combinazione di colori monocromatici, donano movimento e un effetto ipnotico ai soggetti delle sue opere, sia che appartengano al mondo figurativo che a quello astratto. Come in un viaggio tra conscio e inconscio, il soggetto cambia pelle in base alla realtà circostante e con essa si fonde, in una continua decostruzione di una realtà abitata dalle contraddizioni dell’essere umano.

Never2501, Arizona, USA

Never2501, Baltimora, USA

Never2501, Fremantle, Australia

Never2501, Montreal, Canada

Never2501, Parigi, Francia

Never2501, Richmond, Virginia, USA

Never2501, San Paolo, Brasile


Os Gêmeos

Otavio e Gustavo Pandolfo sono i gemelli omozigoti brasiliani conosciuti in tutto il mondo come Os Gêmeos.
Influenzati dalla cultura hip hop mondiale e dal movimento paulista pixação  (esecuzione di tag in stile criptico su muri e palazzi abbandonati in posti elevati o inaccessibili che possono essere raggiunti con il free climbing), dopo gli studi in design della comunicazione presso la Scuola Tecnica di Stato di Carlos Campos, hanno cominciato a dipingere i loro graffiti nel quartiere Cambuci di San Paolo, uno tra i più degradati della città, dove tuttora vivono.
Con il loro stile visionario raccontano il folclore brasiliano, le questioni politiche e l’impegno sociale attraverso personaggi spesso dipinti di un giallo dorato simile a quello della bandiera brasiliana, un colore che entrambi i gemelli affermano appartenere al loro mondo onirico.
Guardare le loro opere è come entrare in un mondo di sogni in cui la fantasia può volare, come l’aereo della nazionale di calcio brasiliana da loro decorato.
Tra le loro opere più significative la facciata del castello di Kelburn (The Graffiti Project, con Nina e Nunca),  quella del Tate Modern a Londra (con Mai, Faile, JR, Blu e Sixeart), il murale di New York dedicato alla memoria di Dash Snow (collage artist e graffiti writer morto di overdose), i grandi murali di Boston e Lisbona, i silos di Vancouver.

Os Gêmeos, Vertigem, CCBB, Rio de Janeiro, Brasile

Os Gêmeos, Onesto, Museu Afro Brasil, San Paolo, Brasile

Os Gêmeos, New York, USA

Os Gêmeos, New York, USA

Os Gêmeos, Boston, USA

Os Gêmeos, Lodz, Polonia

Os Gêmeos, Berlino, Germania

Os Gêmeos, Castello di Kelburn, Scozia

Os Gêmeos, dedicato a Dash Snow, 2009, New York, USA




OSCH

Otto Alexis Schade è un artista cileno.
Architetto, scultore e pittore, nel 2004 ha lasciato la sua patria per seguire la sua passione per l'arte e mostrare il suo lavoro in tutta Europa e dal 2006 vive a Hoxton, a nord della city londinese.
Otto lavora su tela, carta, cartone e sulle pareti. Ha sperimentato collages e graffiti.
Il suo stile oscilla tra surreale ed astratto, ma in entrambi i casi i suoi lavori sono stati apprezzati nelle mostre tenute in Inghilterra, Germania, Francia, Paesi Bassi, Russia, Giappone, Sud Africa e in America.

Otto Schade, Stripped of Stripes, St. Pancras, Londra, UK

Otto Schade, Londra, UK

Otto Schade, Say it with Flowers, stencil graffiti

Otto Schade, The Moth, Cargo Shoreditch, Londra, UK

Otto Schade, The Moth, Shoreditch, Londra, UK

Otto Schade, London, UK

Otto Schade, The Skulls Key

Otto Schade, Bitch, Collage

Otto Schade, UK Internal Conflicts

Otto Schade, Sweet Heart, Canvas


OZMO

Gionata Gesi si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze e dai primi anni Novanta, dopo un esordio nel mondo del fumetto, si concentra sulla pittura e sul writing.
Nel 2001 l’artista si trasferisce a Milano e con un piccolo gruppo di amici getta le basi della Street Art italiana, di cui è uno degli indiscussi pionieri.
Ozmo è uno dei primi street artist italiani a comparire in un contesto istituzionale e tra i primi in Italia a documentare con immagini, fotografie e parole la Street Art made in Italy con il libro Milano, una guida alternativa.
Sempre a Milano firma interventi monumentali in centri sociali e spazi alternativi, tra cui il Leoncavallo, dove Ozmo realizza un'opera murale che Sgarbi definirà "la Cappella Sistina della contemporaneità" 
Nel 2007, dopo un periodo di lavoro in America, OZMO partecipa alla mostra collettiva Street Art Sweet Art al PAC di Milano.
Tra le tante opere sono da segnalare:
Nel 2009-2010 due imponenti wall painting alle Colonne di San Lorenzo a Milano e all’Ex Mattatoio al Testaccio di Roma per Absolut,
Nel 2011 un’opera pubblica nel centro storico di Danzica in Polonia, un murale di 40 metri per Attack Festival a Foligno, “Big Fish Eats Small Fish” a Shoreditch, Londra, l'installazione “Still Death” realizzata alla Fabbrica del Vapore di Milano in occasione del lancio italiano del dvd di Banksy Exit Through the Gift Shop.
Nel 2012 Ozmo espone nel foyer del Museo del 900 in piazza Duomo a Milano “Il Pre-Giudizio Universale” una rassegna dei suoi lavori più importanti, realizza il wallpainting Voi Valete più di Molti Passeri! entrato nella collezione permanente del MACRO, il Museo di arte conemporanea di Roma, visibile dalla strada adiacente al museo.
Nel 2013 i Tre San Nicola a Bari, dove rappresenta il santo patrono in tre  iconiche vesti della cultura popolare.
Nel 2014 gli splendidi murali a Racale (LE), Baltimora e Miami.


OZMO, San Michele Arcangelo, 2005-2008, Milano, Italia

OZMO, Street Art Sweet Art, PAC 2007, Milano, Italia

OZMO, Santa Rosalia, 2008, Palermo, Italia

OZMO, Sponsor o San Sebastiano, 2008, Canvas

OZMO, Madonna e Bambino con Testa Sottosopra, 2008, Popup Festival, Ancona, Italia

OZMO con 2501, The Crisis we Deserve, 2009, Busto Arsizio (VA), Italia

OZMO, Rock and Roll, 2009, Danzica, Polonia

OZMO, Absolut Wallpaper, 2009  Colonne di S. Lorenzo, Milano, Italia

OZMO, 2009, Absolut Wallpaper, particolare

OZMO, Last Movie, 2010, Danzica, Polonia

OZMO, Still Death, 2011, smalto su PVC, Fabbrica del Vapore, Milano, Italia

OZMO, Attack Festival, particolare, 2011, Foligno (PG), Italia

OZMO, Big Fish eats Small Fish, 2011, Londra, UK

OZMO, Walls Zeta Lab Festival, 2012, Palermo, Italia

OZMO, Tre San Nicola, 2012, Bari, Italia

OZMO, Teatro delle Passioni, 2013, Modena, Italia

OZMO, Voi valete più di molti passeri, 2013, Roma, Italia

OZMO, San Sebastian with numbers and DG underwear, 2014, Racale (LE), Italia

OZMO, African Presence in The Renaissance, 2014, Open Walls, Baltimora, USA

OZMO, Lady Liberty and David, 2014, Miami, USA




Pablo Delgado

Pablo Delgado è un artista di strada messicano con base londinese.
La sua arte in miniatura ricrea un ambiente urbano in scene di vita reale.
Con figure integrate in un contesto reale, i suoi piccoli capolavori sono di difficile individuazione ma sorprendono per l’accuratezza dei dettagli.
Come le ombre nere che li accompagnano, i suoi personaggi raccontano storie ricche di significanti in una critica sociale che fa riflettere. 


Pablo Delgado

Pablo Delgado

Pablo Delgado

Pablo Delgado

Pablo Delgado

Pablo Delgado

Pablo Delgado

Pablo Delgado
Pablo Delgado
Pablo Delgado


PEJAC

Silvestre Santiago, alias Pejac, è nato a Santander (Spagna) nel 1977.
Ha studiato Belle Arti a Salamanca e a Barcellona e ha continuato i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Attualmente vive e lavora a Barcellona, ma le sue opere possono essere scoperte nelle strade di Madrid, Valencia, Parigi, Londra, Milano, Mosca e in molte altre città del mondo.
Ha uno stile minimalista, intelligente e raffinato; la sua percezione del mondo fonde ogni elemento che lo abita e rende le sue opere parte integrante del contesto urbano.
Le sue opere parlano di libertà e di illusioni che possono divenire realtà, come la sua bandiera che si trasforma in albero dove posa un uccello libero di spiccare il volo.
Nelle sue opere la metamorfosi è la chiave di lettura che apre le porte alla fantasia, l’arte (come in  “Vandal-ism” strategicamente dipinto in Rue Édouard Manet in omaggio a Le Déjeuner sur l'herbe dello stesso Manet, o come “Wallcanvas” dipinto a Santander in omaggio a Lucio Fontana) lo strumento migliore per comprendere il suo messaggio.


PEJAC, Mi única bandera, Mosca, Russia

PEJAC, Mi única bandera, particolare

PEJAC, Esparcepajaros, Salamanca, Spagna

PEJAC, Hilandera, Salamanca, Spagna

PEJAC, Hormigas, particolare, Parigi, Francia

PEJAC, Salida Al Surrealismo, Parigi, Francia

PEJAC, Vandal-ism, Parigi, Francia

PEJAC, Manchamundi, Santander, Spagna

PEJAC, Polvo, Santander, Spagna

PEJAC, Wallcanvas, Santander


PEJAC, Phiedra, Madrid, Spagna

PEJAC, Lock, Istanbul, Turchia

PEJAC, Lock, particolare

PEJAC, Poster, Istanbul, Turchia

PEJAC, Shutters, Istanbul, Turchia



Philippe Echaroux

Dipingere con luci: questo è il concetto di Street Art 2.0, il progetto che ha permesso a Philippe Echaroux di raggiungere la popolarità.
Philippe utilizza un proiettore digitale per proiettare immagini su edifici, alberi e altre superfici esterne; i soggetti sono principalmente volti umani, ma anche illustrazioni in stile graffiti.
Il progetto è iniziato nel marzo 2014 con la proiezione di un ritratto di Zinedine Zidane a Marsiglia, sua città natale, al quale sono seguiti altri ritratti e immagini a Cannes, in occasione dell’omonimo festival cinematografico e a Barcellona.
Attraverso l’impermanenza di immagini che vedono luce al suo stesso sparire, con la Street Art 2.0 Philippe Echaroux ha individuato un nuovo e suggestivo strumento per divulgare il suo pensiero critico e sarcastico.

Philippe Echaroux, Marsiglia, Francia

Philippe Echaroux, Cannes, Francia

Philippe Echaroux, Marsiglia, Francia

Philippe Echaroux, Marsiglia, Francia

Philippe Echaroux, Barcellona, Spagna

Philippe Echaroux, Marsiglia, Francia

Philippe Echaroux, Marsiglia, Francia

Philippe Echaroux, Barcellona, Spagna

Philippe Echaroux, Cannes, Francia

Philippe Echaroux, Cannes, Francia

Philippe Echaroux, Barcellona, Spagna

Philippe Echaroux, Barcellona, Spagna



PHLEGM

Nell'antica Grecia Ippocrate aveva individuato nei quattro umori corporei (sangue, bile nera, bile gialla e flemma) i fondamenti biologici della natura umana. Si pensava che l'umore prevalente nell'organismo di un individuo determinasse il suo carattere predominante e che l'eccesso di un umore fosse causa di malattie. Flemma (dal greco Phlègma), responsabile di un comportamento apatico, è il nome scelto nel 2005 da un artista di Sheffield per una rivista quadrimestrale che ha come protagonisti personaggi e creature fantastiche, ritratti in intricati e affascinanti disegni in bianco e nero.
Partito come illustratore Phlegm ha trapiantato il mondo della sua immaginazione dalla carta stampata ai muri della città di Sheffield, dove è nato, esportando successivamente i suoi personaggi  nei muri di altre città.

PHLEGM, Sheffield, UK

PHLEGM, The harnessing of the giant squids, Sheffield, UK

PHLEGM, Manchester, UK

PHLEGM, Robot, Sheffield, UK

PHLEGM, Shrines & Caskets, Sheffield, UK

PHLEGM, Soviet Sukhoi SU17 Jet

PHLEGM, Unicyle Baloon, Sheffield, UK

PHLEGM, villaggio di Er-Riadh, Djerba, Tunisia



REKA ONE

James Reka è un giovane artista australiano con sede a Berlino.
Influenzato dalla Pop Art, dall'arte grafica e dal mondo dei fumetti, REKA mescola simboli e loghi con onde di colore, creando personaggi surreali che riescono a trasmettere una sensazione di movimento ed un invito alla riflessione.
Ha esposto in Danimarca, a Melbourne e alla Royal West of England Academy (RWA) di Bristol, ha partecipato al group show VII@StolenSpace a Londra, ha dipinto sui muri di Milano, Parigi, Londra e New York.

REKA, Aalborg, Danimarca

Reka, Brooklyn, NY, USA

REKA, London, UK

REKA, London, UK

REKA, Miami, USA

REKA, Mural Festival, Montreal, Canada

REKA, Parigi, Francia

REKA, Peace, San Francisco, USA



RETNA

Marquis Lewis, nato nel 1979 e cresciuto tra le graffiti gang di Los Angeles, ha adottato il nome Retna dopo aver ascoltato la traccia Heaterz del collettivo  hardcore rap newyorkese Wu-Tang Clan (Kinetic globes light will then shine, burns your retina).
A metà degli anni Novanta ha cominciato a fare murales sui muri, treni e cavalcavia autostradali di tutta la città.
Influenzato da Saber e da David Choe, i suoi tag si sono evoluti in murales con una ricerca all'origine della scrittura, in una fusione di stili ispirati da antichi geroglifici egiziani e Inca, dalla grafologia araba a quella ebraica, alla calligrafia asiatica.
Come in alcune opere di Keith Haring il lavoro di Retna sembra cercare un codice universale che non necessiti di traduzione per trasmettere intuizioni ed emozioni.

RETNA

RETNA, New York, USA

RETNA, Wynwood Walls, Miami, USA

RETNA, Solo Show Silver Lining, Miami, USA

RETNA

RETNA, Hallelujah World Tour, New York City, USA

RETNA, Mural on the Pasadena Museum of Fine Art's

RETNA



ROA

Nel 2010 un coniglio di tre metri e mezzo dipinto sulla parete di uno studio di registrazione in Hackney Road, tra Hoxton e Shoreditch, fu oggetto di una controversia tra il consiglio di zona -che voleva cancellarlo- e i proprietari dell’edificio che l’avevano commissionato.
Un fatto che rese popolare ROA. 
Ma perché questo artista belga ha scelto questo nome?
ROA è l’acronimo finanziario di Return On Assets, un indice necessario a valutare l’investimento effettuato in base al costo del denaro.
Le opere di ROA, gli animali che lui dipinge in un ciclo continuo di vita, morte e vita oltre la morte sembrano dare significato a un altro indice, necessario a comprendere il valore della vita, la prepotenza e la disattenzione dell’essere umano nei confronti di chi è più debole. I suoi lavori in bianco e nero sottolineano la sostanza della vita, spesso simbolicamente rappresentata dagli organi interni e dallo scheletro dei suoi animali.
A Brick Lane, in occasione delle Olimpiadi di Londra, il manifesto della municipalità  “Olympic 2012 Curry Capital” ha coperto l’opera di Roa “Hackney Rabbit”: il fatto rappresenta al meglio il senso della sua opera, a prescindere dalla petizione di un gruppo di 1.700 cittadini che chiedevano la rimozione del manifesto per poter continuare a vedere il suo lavoro.

ROA, Atlanta, USA

Roa, Bristol, UK

ROA, Bubble Days, Linz, Austria

ROA, Città del Messico, Messico

ROA, CityLeaks Festival, Colonia, Germania

ROA, Lodz, Polonia

ROA, Mexico City, Messico

ROA, Rabbit in Hackney Road, London, UK

ROA, Wide Open Walls, Mandina, Gambia



RONE

Rone è uno street artist australiano nato nel 1980.
Cresciuto a Geelong si è poi trasferito nella capitale dello stato di Victoria, Melbourne, la città che ha visto nascere la street art australiana e considerata da molti la capitale dello stencil mondiale.
Il lavoro di Rone, membro fondatore della crew Everfresh Studios, appare anche nel documentario RASH di Nicholas Hansen, il primo lungometraggio austrialiano sulla street art e sui graffiti.
Con Ha-Ha, famoso street artist di Melbourne, Rone è senz'altro uno tra i più presenti sulla scena di Melbourne con i suoi enormi manifesti di donne affascinanti.
La sua arte non contiene messaggi politici: con le sue ragazze Rone crea un attrito tra il degrado urbano e la bellezza effimera, una bellezza transitoria nata nel caos urbano di Melbourne e ora esportata nelle strade di Miami, New York, Londra, Toyko, Hawaii e Hong Kong.

RONE, Barcellona, Spagna

RONE, Londra, UK

RONE, Melbourne, Australia

RONE, Miami, USA

RONE, Miami, USA

RONE, Miami, USA

RONE, Miami, USA

RONE, San Francisco, USA

RONE, Port Vila, Repubblica di Vanuatu

RONE, Queenstown, New Zealand

RONE, Londra, UK

RONE, particolare, Londra, UK 

RONE, Melbourne, Australia

RONE, Parigi, Francia

RONE, Artwork

RONE, Melbourne, Australia


RONE, Pow Wow, Hawaii, USA



Shepard Fairey

Shepard Fairey è attivo sin dagli anni ’90 ed è un vero pioniere della street art.
Aveva frequentato la Rhode Island School of Design e si era laureato nel 1992, diventando un bravo ma sconosciuto illustratore fino a quando comparvero i suoi stickers con impressa l’immagine di André The Giant, un celebre lottatore di wrestling.
L’adesivo Obey - The Giant, grazie all’aiuto di altre persone, fece il giro di tutto il mondo.
Shepard comprese il potenziale sociologico della sua arte e cominciò ad incollare i suoi poster sui muri delle città più importanti.
Nel 2004 insieme ad altri artisti diede il via alla campagna Be The Revolution, contro la guerra e le politiche del presidente Bush e nel 2008 diventò famoso in tutto il mondo con i suoi poster a favore di Barack Obama Hope e Change.
Il personaggio dell’anno 2011 secondo il Time è il suo “The Protester”, un tributo alla politica della Street Art  e la definitiva consacrazione di Shepard Fairey.
L’uomo che ha creato il brand di abbigliamento Obey e che ha contribuito significativamente alla campagna elettorale di Obama, ora espone nei più noti musei del mondo continuando a postare illegalmente la sua arte.

Shepard Fairey, Andre The Giant Has a Posse, 1989

Shepard Fairey, Andre The Giant Has a Posse, sticker

Shepard Fairey, Obey The Giant

Shepard Fairey, Brooklyn, N.Y., USA

Shepard Fairey, Berlino, Germania

Shepard Fairey, Denver, USA

Shepard Fairey, New York City, USA

Shepard Fairey, Melrose Av., Los Angeles, USA

Shepard Fairey, Melrose Av., particolare, Los Angeles, USA

Shepard Fairey, Copenhagen, Danimarca

Shepard Fairey, New York, USA

Shepard Fairey, Boston, USA

Shepard Fairey, Brooklyn, N.Y., USA

Shepard Fairey, Winwood Walls, Miami, USA

Shepard Fairey, Winwood Walls, Miami, USA

Shepard Fairey, Dumbo, Brooklyn, N.Y., USA

Shepard Fairey, Londra, UK

Shepard Fairey, Chicago, USA

Shepard Fairey, Pittsburgh, USA

Shepard Fairey, Denver, USA

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster

Shepard Fairey, poster
La foto di Ed Nachtrieb scattata in piazza Tienanmen e la versione di Shepard Fairey

Shepard Fairey, Time Magazine, Dicembre 2011-Gennaio 2012



STIK

Stik è un artista di graffiti inglese londinese.
Si sa poco di lui, nato negli anni ottanta e senza una vera e propria educazione artistica, con un passato di povertà assoluta, senza fissa dimora e spesso senzatetto.
Proprio la strada in cui è stato costretto a vivere gli ha dato modo di conoscere il genere umano e la possibilità di descriverlo.
I suoi omini stilizzati, apparsi nella zona nord-est di Londra tra Hackney e Shoreditch, non hanno labbra, ma occhi e profilo raccontano l’essenza dell’uomo e riescono a trasmetterne l’intera gamma delle emozioni.
La sua arte minimale colpisce per la stridente contrapposizione tra lo stile infantile e l’acuta analisi sociologica dei suoi lavori.

Nel 2011 la sua prima mostra personale alla Imitate Modern Gallery nel West End di Londra; ha lavorato con Amnesty International, British Waterways, Mutoid Waste Company, Queeruption, e Reclaim the streets. 

Stik, Londra, UK

Stik, Jabal Al Qalaa, Giordania

Stik, Miho, Giappone

Stik, Scrivens street, Londra, UK

Stik, Shizuoka, Giappone

Stik, South Acton, London

Stik, Tompkin's Square, New York, USA


Stik, London, UK



STINKFISH

Stinkfish è un artista nato in Messico ma trasferitosi sin da piccolo a Bogotà in Colombia.
Il nome Stink è stato scelto quando aveva 16 anni, due anni dopo ha aggiunto il suffisso fish, quasi a dare un’immagine concreta del suo malcontento e del suo desiderio di ribellione.
Ha iniziato a fare stencil nel 2000.
Nel 2003 ha elaborato una fotografia che ritraeva il saluto militare del piccolo John F. Kennedy Jr. al cadavere del padre, durante il corteo funebre di Washington.
Da allora porta con sé una macchina fotografica con la quale ritrae volti di persone comuni che trasforma in stencil integrati da combinazioni di colori, temi psichedelici e patterns.
La sua tecnica adatta tutta gli elementi utilizzati in una fusione che restituisce ai suoi murales una forte carica emotiva.

Stinkfish

Stinkfish, John Fitzgerald Kennedy Jr.

Stinkfish, Bogotà, Colombia

Stinkfish, Bogotà, Colombia

Stinkfish, Valencia, Spagna

Stinkfish, Bogotà, Colombia

Stinkfish, Bogotà, Colombia

Stinkfish, Bogotà, Colombia

Stinkfish, Londra, UK

Stinkfish, Medellin, Colombia

Stinkfish, Medellin, Colombia

Stinkfish, London, UK




SWOON

Swoon è Caledonia Dance Currey, una ragazza americana nata nel 1978 a New London, Connecticut.
A 19 anni si è trasferita a Brooklyn, NYC per studiare pittura al Pratt Institute.
Ha fondato il collettivo Toyshop, autore di diversi progetti ed eventi tra i quali una marcia di 50 persone che ha suonato strumenti fatti con la spazzatura per le strade del Lower East Side, il multietnico quartiere di Manhattan.   
Attiva sin dal 1999, è considerata una delle più importanti street artists della scena mondiale.
Dopo gli studi artistici, ha deciso di condividere la sua arte in un contesto diverso da quello di una semplice galleria.
I suoi poster sono prima incisi a mano sul linoleum, poi stampati su carta spesso riciclata, infine incollati sui muri delle città, principalmente in luoghi abbandonati o zone industriali dismesse.
I soggetti sono persone comuni, i suoi lavori sono ritratti che si trasformano in radiografie di esperienze da condividere.
Swoon ha partecipato a innumerevoli iniziative a sfondo sociale. La sua arte, che si ispira sia a fonti classiche che popolari, è uno strumento di connessione diretta, un aggregante coinvolgente di persone che riqualificano l’ambiente e rivoluzionano positivamente la società.

Swoon, Arnold Circus, London, UK

Swoon, Bushwick Wall, Brooklyn, NYC, USA

Swoon, Houston and Bowery Wall, NYC, USA

Swoon, London, UK

Swoon, Man building city, Los Angeles, USA

Swoon, Shoreditch, London, UK

Swoon, particolare, Shoreditch, London, UK

Swoon, Sylvia Elena Morales, Juarez, Messico

Swoon, Sylvia Elena Morales, San Francisco, USA

Swoon, Thalassa at New Orleans Museum of Art

Swoon, The swimming cities of Serenissima, Venezia, Italia


WES21

Wes21 è Remo Lienhard, un artista svizzero nato nel 1989 a Bienna.
Ha studiato pittura e ha frequentato la scuola di design, fino a diventare un graphic designer e illustratore freelance.
I suoi murales sono il perfetto incontro tra il mondo della grafica e l’arte contemporanea.
WES21, con immagini naturali arricchite da elementi di fantasia e colori vivaci, rappresenta una satira apocalittica, una visione futuribile di una società  indesiderabile.
Lienhard fa parte di un collettivo di street artist e illustratori chiamato Schwarzmaler.
Fra i suoi lavori, una versione moderna (in collaborazione con Onur, Semor & KKade) di Big Fish eat Small Fish vista a 5Pointz, il museo dei graffiti di Long Island City chiuso per costruire un centro residenziale di 1300 appartamenti.

ONUR & WES21, Chimera Project Space, Budapest

ONUR, SEMOR, WES21 & KKade,  Long Island City, USA

WES21, 2011, Magonza, Germania

WES21, Astronaut, 2011, Biel, Svizzera

WES21, Biel, Svizzera

WES21, Big Donut, 2012, Biel, Svizzera

WES21, Handicap,  tela 100x150cm, Spray Acrilico

WES21, Helicopter, 2012, Biel, Svizzera

WES21, The Transformer, 2012, Biel, Svizzera


ZEVS

Il parigino Zevs, nato nel 1977, è un anonimo artista di strada francese che ha scelto questo pseudonimo dopo un incidente mancato con il treno regionale Zeus che stava per investirlo.
Artista di graffiti nei primi anni novanta, ha raggiunto popolarità creando delle ombre elettriche per le strade di Parigi, visibili solo nelle ore notturne, e come “serial pub killer” per i suoi Visual Attack contro la pubblicità.
Oggi è noto per i suoi marchi liquefatti di brand famosi.


ZEVS, Electric Shadow, Parigi, Francia

ZEVS, Electric Shadow, Parigi, Francia

ZEVS, Visual Attack, H&M

ZEVS, Visual Attack, Lenoir

ZEVS, Visual Attack, YSL

ZEVS, Liquidated Logo, NIKE

ZEVS, Liquidated Logo, Coca Cola

ZEVS, Liquidated Logo, McDonald's

ZEVS, Liquidated Logo, Goldman Sachs

ZEVS, Liquidated Logo, UBS

ZEVS, Liquidated Logo, NASDAQ

ZEVS, Liquidated Logo, Facebook

ZEVS - Louis Vuitton Fence

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